Libri, video e metodi di autoapprendimento

 

Alcuni miei appunti raggruppati in vecchi quaderni, in fogli sparsi e in alcuni block notes.

Possiedo alcuni libri e ho messo insieme molti appunti. Non so disegnare e, nei miei quaderni di appunti preferisco incollare una foto o un disegno e poi scrivere quello che mi serve. Per scrivere utilizzo sempre matite, sono facilmente reperibili, funzionano sempre, anche in verticale, bagnate, …; in media durano di più di una penna biro di pari dimensioni.

Sono un autodidatta e per me è importante osservare, capire e prendere appunti, sopratutto quando mi trovo in una situazione particolare e scopro soluzioni che agevolano quello che devo fare. Non bisogna mai dimenticare che: non esistono “i problemi”, esiste solo “un po’ più di lavoro da fare”.

Secondo me i libri e gli appunti sono molto più utili dei video e sono insostituibili per certi aspetti. I video necessitano di un’apparecchiatura idonea per essere guardati e, se si trovano in internet, si deve avere sempre e comunque una connessione abbastanza veloce. I libri e gli appunti invece sono sempre disponibili, sempre consultabili. Quando c’è la possibilità di una connessione, si possono cercare anche informazioni nella rete, salvarle in qualche modo e poi stamparle per conservarle e utilizzarle nel momento che non c’è la tecnologia a supportarci. Infine ci sono i libri che possono essere acquistati. I libri esistono da secoli e secoli e fortunatamente ancora non sono scomparsi.

Oggi in internet si tende a trascurare la parte scritta e si preferiscono i video. Detto in termini informatici, si tralasciano i blog in favore dei vlog. Ho già scritto prima che “secondo me i libri e gli appunti sono molto più utili dei video” e finchè potrò seguirò questa strada.

Mi sono dedicato per tantissimi anni alla sopravvivenza e al modo per riuscire a sopravvivere nelle più svariate situazioni che si potrebbero presentare nella vita reale. Ho sperimentato moltissime tecniche e procedure, anche sbagliando, ma poi correggendo gli errori, fino a trovare percorsi soddisfacenti. Se devo essere sincero, ormai non ho più quasi necessità di manuali, di libri e di appunti vari sulla sopravvivenza e sulle tecniche per sopravvivere in molti ambienti e territori. Conosco tutto quello che è basilare e importante sapere e mi viene spontaneo il modo di fare in qualsiasi ambiente. La mia libreria, cartacea e digitale, però è ancora lì, in un angolo del mio armadio. Molti libri sono vecchi e oggi esistono tecniche e materiali più moderni e attuali che aiutano a superare, forse in maniera migliore, gli ostacoli e le situazioni che si presentano in particolari momenti. Esiste oggi (e ormai da tanto tempo) anche internet e le informazioni sono tutte più o meno a portata di clic.

Quello che segue è l’elenco dei libri che possiedo, in ordine di preferenza. Molti sono in inglese. Non conosco bene l’inglese. I libri in inglese sono quasi tutti in formato .pdf e a volte li traduco, nelle parti che mi interessano, con un traduttore online.

  • Manuale di sopravvivenza, John Wiseman, in italiano, è piccolissimo, leggero e si porta ovunque, ci si trovano moltissime cose indispensabili o anche solo utili. Non è mai banale. Possiedo lo stesso manuale in versione completa originale in inglese, il titolo è SAS Survival Handbook, the ultimate guide to surviving anywhere, 752 pagine
  • Manuale del trapper, Andrea Mercanti, purtroppo non c’è più la copertina ma il manuale è ben conservato.
  • The complete Book of Self Sufficiency, John Seymour, inglese
  • Manuale di sopravvivenza, Peter Darman, in italiano, anche questo senza copertina
  • Tecniche di sopravvivenza, Brian Hildreth, in italiano
  • Vari manuali e libri di piante, erbe, arbusti, alberi e tecniche di coltivazione e agricoltura
  • Vari manuali e libri di sopravvivenza, in massima parte in inglese e in formato .pdf, scaricati da siti nel corso degli anni