Di seguito le definizioni mie personali (quello che penso) di sopravvivenza, resilienza, autosufficienza
SOPRAVVIVENZA: superare situazioni di estrema gravità, resistere a condizioni sfavorevoli o avverse. Tutto può succedere: il nostro ambiente, le nostre abitudini, le persone e la nostra vita di tutti i giorni ci potrebbero mancare all’improvviso, per tutta una serie di imprevisti: calamita’ naturali, interruzioni o profondi mutamenti dell’ordine sociale o politico, locale, nazionale o internazionale, guerre e altro. I survivalisti dovrebbero conoscere le basi per fronteggiare le emergenze quando necessario, alimentari, mediche e di salute. Dovrebbero predisporre un minimo approvvigionamento di alimenti e sopratutto di acqua che è fondamentale per la nostra vita, per superare i periodi iniziali del sorgere di una emergenza. I survivalisti dovrebbero comporre e mantenere un equipaggiamento minimo che li aiuti nei loro scopi.
RESILIENZA: la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici e scioccanti, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi con le opportunità positive che si possono trovare, senza perdere la propria identità. Sono persone resilienti quelle che, trovandosi in circostanze avverse, riescono, nonostante tutto e spesso contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e persino a raggiungere mete importanti. La resilienza è una capacità necessaria nel survivalismo.
AUTOSUFFICIENZA: bastare a sé stesso e, se necessario ai propri familiari. Disponibilità di energie e di mezzi sufficienti a far fronte alle proprie necessità. Capacità di provvedere a se stessi in autonomia e indipendenza, attraverso una serie di operazioni e abilità acquisite. L’autosufficienza deve riguardare le necessità basilari: riparo (abitazione e tutto quanto per farla andare avanti), acqua, cibo, abbigliamento e necessità di base che soddisfano i bisogni del nostro corpo.