Se non riesci ad essere sereno, cerca almeno di essere poco nuvoloso.
Ci sono cose e idee che nel survivalismo è utile conoscere e seguire, non articoli veri e propri che necessitano di lunghe spiegazioni, ma più che altro suggerimenti e consigli. Quello che si trova sotto è una piccola raccolta di tutto questo.
Indice:
- Acqua approvvigionamento
- Acqua fredda sul corpo
- Alimenti alternativi in sopravvivenza
- Aminoacidi essenziali
- Animali, sentieri
- Cacciatori-raccoglitori
- Calorie
- Carne, alternative
- Cibo
- Cibo e pratiche sconvenienti
- Coperta termica
- Cucinare in natura
- Decotti, infusi e tisane
- Digiuno più lungo: 1965 Barbieri, 392 giorni.
- Disastri e origini.
- EDC
- Erbe spontanee
- Fame e carestia
- Foraging
- Fruttosio
- Fuoco, accendere un fuoco
- Giochi e passatempi
- Iodopovidone
- Imparare, imparare, imparare
- Ipotermia
- Kit di sopravvivenza e scorte di emergenza, liste di controllo
- Know-How
- Lavare le stoviglie
- Lavoro e calorie
- Legno
- Libri, articoli e consigli
- Lupo
- Mangiare o non mangiare
- Mia mamma non ce lo metteva
- Microorganismi patogeni
- Morsi di animali o ferite
- Paura, ansia, stress
- Piante commestibili
- Pietre adatte alla scheggiatura
- Proteine, fabbisogno giornaliero
- Pulizia e igiene del corpo
- Robinia (pseudo acacia)
- Sale
- Sopravvivenza
- Sopravvivenza urbana
- Stress
- Succhi gastrici
- Sudore
- Survivalismo
- Survivalisti e prepper, differenze
- Taglio di un ramo o di una piccola pianta verde in generale
- Temperatura ambiente e calorie
- Trappole per conigli selvatici
- Vermi
- Zanzariera
- Acqua approvvigionamento: le foglie, l’erba e la frutta commestibili, se raccolte la mattina presto, contengono una quantità di acqua molto superiore rispetto al loro accumulo durante la giornata, nelle ore più calde.
- Acqua fredda sul corpo: lo shock provocato dall’acqua fredda può causare iperventilazione in meno di un minuto. Dopo dieci minuti dita, braccia e gambe perdono le proprie funzionalità.
- Alimenti alternativi in sopravvivenza: non sempre è possibile trovare animali fonte di carne e proteine o le giuste piante e erbe… allora… cavallette, grilli, larve, vermi vari, termiti. Sono più di 2000 gli insetti commestibili e facilmente procurabili in natura. Anche le alghe si trovano abbastanza facilmente, ma attenzione, evitare le alghe dove c’è schiuma o sostanze gelatinose e l’acqua è lattiginosa.
- Aminoacidi essenziali: sono 9 e negli adulti 8, perché l’istidina, agisce sull’accrescimento ed è essenziale durante la fase di accrescimento dei bambini. Gli amminoacidi essenziali sono: fenilalanina, isoleucina, istidina, leucina, lisina, metionina, treonina, triptofano e valina. Per approfondire: https://www.educazionenutrizionale.granapadano.it
- Animali, sentieri: gli animali che percorrono sempre lo stesso tragitto, per andare ad abbeverarsi o a mangiare, segnano un percorso abbastanza evidente nei prati o nel bosco.
- Cacciatori-raccoglitori: i popoli di cacciatori-raccoglitori ricavano quasi l’80% del loro nutrimento dalle piante. Nutrirsi di erbe e piante in sopravvivenza è una pratica sottostimata (nonostante sia più semplice e più economica in termini di consumo di calorie della caccia) che però può dare ottimi risultati.
- Calorie: fabbisogno e ripartizione dei macronutrienti energetici (proteine, grassi, zuccheri e carboidrati) sul totale delle calorie assunte. Il fabbisogno ovviamente varia in base a età e sesso, massa magra e massa grassa, malattie o patologie fisiologiche varie, attività fisica. In linea di massima, utilizzando il metodo della percentuale, si può dire che in un individuo adulto di normale costituzione, le calorie occorrenti nella giornata, dovrebbero essere divise in: carboidrati 40-50%; zuccheri 10-12%; grassi 30-40%; proteine non inferiori al 10%.
- Carne,alternative: ottime alternative alla carne, quando non si riesce a trovarla, sono i legumi, sopratutto fagioli e burro di arachidi. Il burro di arachidi si conserva in barattolo chiuso e in luogo buio e fresco anche per 1 anno e una volta aperto se tenuto sempre in ambiente buio e fresco si conserva anche per 3 mesi..
- Cibo: in assenza di acqua da bere non mangiare, perché il cibo per essere digerito ha bisogno di acqua e si consumerebbero le riserve accumulate.
- Cibo e pratiche sconvenienti: come spesso succede nel survival quando si affrontano temi sul cibo e mangiare, si deve purtroppo parlare anche di pratiche illegali e non consentite che, in situazioni normali, non si dovrebbero nemmeno prendere in considerazione e condannare immediatamente. Si deve fare però, di necessità virtù e il survivalismo è fatto anche di queste cose, bisogna per forza trattare alcuni argomenti “sconvenienti” per avere più elementi possibili che ci aiutino a non morire, l’arte dell’arrangiamento (come in quasi tutte le altre azioni) deve avere la precedenza su qualsiasi altra considerazione.
- Coperta termica: solitamente ha un lato dorato e un lato argentato, tenendo il lato oro all’esterno non si ha dspersione di calore perchè il lato argento a contatto col corpo riflette il calore corporeo e lo rimanda dentro, con il lato argento esterno, vengono riflessi i raggi solari (allontanati) e il corpo si mantiene più fresco.
- Cucinare in natura: se possibile cucinare abbastanza lontano dal rifugio in cui si dorme, così non si corre il rischio di attirare animali indesiderati
- Decotti, infusi e tisane: un infuso, che è la stessa cosa di tisana, è una bevanda che si ottiene mettendo in acqua bollente erbe o spezie e si lasciano a bagno per un po’ di tempo in modo che si possono estrarre i principi attivi. Si beve dopo filtrazione. Quindi Infuso e tisana sono termini che intendono la stessa cosa. Il decotto si utilizza solitamente per semi e parti più dure della pianta: si mettono le parti della pianta in acqua fredda, si porta ad ebollizione e successivamente, dopo averle fatte bollire per un periodo di tempo che varia in base alla durezza delle parti, si filtra il composto ottenuto.
- Digiuno più lungo: 1965 Barbieri, 392 giorni.: Nel 1965 Agostino “Angus” Giuseppe A Barbieri (1939 – 7 settembre 1990), scozzese, per dimagrire da 207 kg. fino al suo peso forma di circa 80 kg. nel giugno 1965 si ricoverò al Maryfield Hospital di Dundee. Inizialmente era stato previsto solo un digiuno breve, poiché i medici ritenevano che i digiuni brevi fossero preferibili a quelli più lunghi. Barbieri però continuò per 392 giorni fino al luglio 1966, consumò solo vitamine, elettroliti (minerali essenziali per il corpo), una quantità non specificata di lievito (una fonte di tutti gli aminoacidi essenziali) e bevande a zero calorie come tè, caffè e acqua frizzante, anche se occasionalmente consumava piccole quantità di latte e/o zucchero insieme alle bevande, soprattutto durante le ultime settimane di digiuno. Da 456 libbre (207 kg) quando ha smesso di digiunare pesava 180 libbre (82 kg).
https://en.wikipedia.org/wiki/Angus_Barbieri%27s_fast - Disastri e origini: I disastri si dividono fondamentalmente in due categorie; Disastri naturali e disastri causati dall’uomo. I disastri naturali sono fenomeni come terremoti, tsunami, vulcani, incendi, uragani e tornado. I disastri causati dall’uomo sono conflitti, guerre, terrorismo, incidenti e guasti ai sistemi tecnici ed elettronici. Però molti disastri naturali sono conseguenza diretta dell’intervento distruttivo dell’uomo sulla natura. Anche se non è completamente esatto, si può dire che la maggior parte dei disatri è causata direttamente o indirettamente dalla mano dell’uomo.
- EDC: letteralmente significa quello che normalmente porti con te ogni giorno. Le situazioni di emergenza, di disastro e di crisi possono verificarsi quando meno ce lo aspettiamo e quello che abbiamo addosso potrebbe essere tutto quello che avremo disponibile. Come suggerimento, provare a portare alcuni oggetti di base: un coltello pieghevole compatto o ancora meglio un coltellino svizzero multiuso (attenzione alle leggi vigenti), gli accendini tipo i BIC sono molto economici e funzionano bene, una torcia compatta meglio se con carica a dinamo, un po’ di corda tipo rafia sintetica o paracord e una coperta di emergenza (utile anche come impermeabilizzazione del tetto di un riparo di fortuna, una busta di plastica utile come contenitore dell’acqua.
- Erbe spontanee: le più comuni erbe, piante e arbusti spontanei commestibili sono: tarassaco, malva, amaranto, betulla, equiseto, biancospino, artemisia, borragine, assenzio, fiordaliso, portulaca, elicriso, cicoria, raperonzolo, cardo, asparago selvatico, aglio selvatico, menta, ortica, melissa, …
- Fame e carestia: La fame e la carestia hanno gravi effetti psicologici e fisici. Si può resistere per un po’ senza cibo (il periodo dipende dalla costituzione e dalla forza dell’individuo) senza alcuna seria riduzione delle proprie capacità fisiche e mentali. Dopo questo periodo la mancanza di cibo comincia a diventare un’ossessione. Il cibo occupa sia i pensieri che i sogni. Le persone che non hanno accesso al cibo, possono diventare molto violente e prenderlo con la forza da altri che lo possiedono. Possono persino uccidere per procurarselo.
- Foraging: non c’è bisogno di usare un termine inglese (come al solito, perché fa più…) per capire che in natura la maggior parte delle erbe spontanee: cicorie, tarassaco, raperonzolo, cardi, asparagi selvatici, aglio selvatico, alghe, typha, … e così via, sono commestibili e sono lì anche per essere raccolte e mangiate. .
- Fruttosio: il fruttosio (zucchero della frutta) se assunto in alta quantità, può dare luogo a dolori addominali, vomito, diarrea.
- Fuoco, accendere un fuoco: è necessario se non indispensabile disporre di un acciarino o uno strumento idoneo per accendere un fuoco. Accendere un fuoco con l’archetto, con il roteare una bacchetta tra le mani, o con lo sfregamento “fa molto esperti” quando si pubblicano video o foto. Nella realtà invece è difficile utilizzare questi metodi, spesso il legno non è adatto e la brace non si forma, la corda dell’archetto si spezza o scivola, vengono le vesciche nelle mani a forza di far girare il bastoncino… insomma non è tutto oro quello che luccica.
- Giochi, hobbies e passatempi: può sembrare cosa inutile e stupida, ma non lo è, in sopravvivenza bisogna utilizzare sempre il tempo libero e i momenti morti per fare attività ludiche e ricreative. Per esempio lavorare il legno per costruire giocattoli, soprammobili, suppellettili,posate e accessori, cesti e contenitori in legni flessibili, oppure…, fare attività di raccolta e collezionismo e così via. Tutto questo aiuta a superare i momenti più morti nei quali la depressione e i cattivi pensieri potrebbero trovare terreno fertile per propagarsi.
- Iodopovidone: lo iodopovidone in soluzione cutanea, oltre ad essere un eccellente disinfettante, antimicrobico e antisettico, può essere usato tranquillamente per potabilizzare l’acqua, quando questa non si può bollire. Sono sufficienti poche gocce (3-4 gocce) in un litro d’acqua per ottenere ottimi risultati. Se l’acqua è molto sporca aumentare qualche goccia.
- Imparare, imparare, imparare:
imparare a trovare l’acqua
imparare a costruire un rifugio e a proteggersi
imparare ad accendere un fuoco
imparare a fare i nodi
imparare a creare trappole
imparare a riconoscere piante commestibili
imparare a riconoscere le piante velenose
imparare le basi della pesca
imparare le basi della caccia
imparare ad affilare una lama
imparare a orientarsi con le stelle e con il sole
… - Ipotermia: l’ipotermia si verifica quando la temperatura interna del corpo umano scende sotto i 35°.
- Kit di sopravvivenza e scorte d’emergenza, liste di controllo: le liste di controllo o checklists sono molto utili, se non indispensabili nell’allestire un kit di sopravvivenza presso la propria abitazione, oppure kit da tenere in auto o in un luogo individuato sicuro e facilmente accessibile. Si tratta di elenchi con i materiali e le attrezzature che si ritengono utili per allestire un kit. Le liste sono molto utili anche quando si predispongono scorte di emergenza alimentari e non alimentari, sopratutto se integrati con elenchi delle scadenze. Con la predisposizione di liste di controllo si ha la certezza di non dimenticare nulla e si tiene traccia di tutto quello che è stato inserito nel kit o nelle scorte.
- Know-How: letteralmente si può tradurre con “saper fare” o “bagaglio di conoscenze”. Nel survival si potrebbe tradurre con: sapere come fare per svolgere nel miglior modo un’attività lavorativa o trovare la migliore soluzione per risolvere un problema .
- Lavare le stoviglie: che siano di ghisa, alluminio, acciaio o ceramica, lasciate perdere il sapone. Prendete acqua molto calda e una patata. le stoviglie torneranno come nuove
- Lavoro e calorie: scavare nel terreno o preparare la legna, può far consumare anche 350 calorie/ora in più del normale.
- Legno: In una situazione di sopravvivenza nella natura, materiale importantissimo è il legno, che si deve adattare alle necessità del momento. Gli attrezzi da taglio in un kit di sopravvivenza, devono essere pensati per essere utilizzati, in molte situazioni, sul legno.
- Libri, articoli e consigli: nel survival i libri, gli articoli e i consigli servono solo a prendere un’idea. Quando ci si trova faccia a faccia con le necessità ci si guarda intorno e si valutano i materiali disponibili. Se c’è l’idea un sistema per fare qualcosa lo si trova sempre…
- Lupo: è difficile che un lupo si muova da solo come altri animali randagi. Secondo me il lupo è un pericolo relativo per l’uomo, perché non considera l’uomo come una preda, ma semplicemente un qualcosa da non avvicinare. E’ difficile che l’uomo venga morso da un lupo.
- Mangiare o non mangiare: Mors Kochanski diceva (a ragione): se devi consumare più energia di quanto spendi nella caccia e nella raccolta e non approvvigionarti, nello sforzo, di una quantità giornaliera di almeno 1.200 calorie con 500 provenienti dai carboidrati è meglio lasciare che il corpo entri in modalità di digiuno. Insomma, cacciare o procurarsi il cibo in altra maniera va bene, ma se si consuma più di quello che si incamera, il gioco non vale la candela.
- Mia mamma non ce lo metteva: frase fatta e spesso sentita dire in famiglia tra moglie e marito… tra madre e figlia…, può sembrare una frase arrogante e giustificativa, in realtà, se pronunciata con cognizione di causa diventa utilissima per non perdere i modi di fare di una volta. L’ambiente ideale dove questa frase ricorre più spesso è la cucina, ma comunque trova varie applicazioni sopratutto nelle cose “di casa”.
- Microrganismi patogeni: gli insetti e i pesci, potrebbero essere contaminati da patogeni (batteri che causano malattie negli organismi che li ospitano) come la salmonella, l’Escherichia coli o il Campylobacter. Il metodo più semplice per eliminare questi batteri è quello di cuocere gli alimenti che potrebbero essere contaminati. L’alta temperatura elimina, o riduce fortemente l’azione di questi microorganismi patogeni.
- Morsi di animali o ferite: in caso di morso di animale, ma anche in caso di ferita, far uscire meno possibile il sangue, legando stretta la parte a monte della ferita. L’acqua saponata o il disinfettante sarebbero l’ideale per pulire bene la ferita, in mancanza di tutto questo, lavare bene con acqua e disinfettare passandoci sopra uno straccio inumidito con un po’ di urina.
- Paura, ansia, stress: in situazioni improvvise di emergenza è normale avere paura, ma è fondamentale imparare a dominare lo stress e l’ansia che ne derivano, il cervello non funziona bene quando una persona è agitata, troppo ansiosa o in preda al panico.
- Piante commestibili: quando si attraversa un campo incolto, qualsiasi esso sia e ovunque si trovi, la maggior parte (o quasi tutte) delle erbe selvatiche spontanee che si stanno calpestando sono commestibili ed adatte all’alimentazione umana, crude oppure lessate.
- Pietre adatte alla scheggiatura: ammesso che si riesca a farlo, le migliori pietre che si prestano ad essere scheggiate per la fabbricazione di armi e attrezzi sono quelle del genere “vetroso” e “quarzifero”: selce, porfido, ossidiana (nera), diaspro, …
- Proteine, fabbisogno giornaliero: la quantità giornaliera ottimale di proteine è di circa 0,8/0,9 grammi per ogni chilogrammo di peso corporeo. Non possono essere immagazzinate e quindi richiedono un assunzione continua. Si trovano principalmente nella carne e nel pesce, ma anche nei legumi (fagioli, lenticchie, ceci, piselli, fave, soia, lupini, arachidi, …), nei semi oleosi, nel latte, nelle uova, nella frutta a guscio. Frutta, verdura, cereali, noci, nocciole, necessitano di essere possibilmente combinati tra loro per dare un apporto proteico più o meno completo perché ognuno manca di un qualche aminoacido.
- Pulizia e igiene del corpo: quando si adottano strategie di sopravvivenza urbana e nella natura, è importante prendersi cura, per quanto possibile, del proprio corpo. Un corpo pulito e un igiene curato diffondono ottimismo, danno più tranquillità e “normalità” e contribuiscono a superare i momenti più difficili.
- Robinia (pseudo acacia): la robinia o acacia o meglio pseudo acacia (la vera acacia è la pianta di mimosa) è una pianta diffusa in natura e la sua capacità di riproduzione la rende in qualche modo infestante. Produce in primavera un bellissimo grappolo di fiori bianchi molto resistenti, che sono commestibili e di ottima qualità. Anche il miele di acacia è tra i migliori che si possono trovare. Attenzione però: solo i fiori della pianta sono commestibili, tutte le altre parti sono tossiche e non devono essere ingerite.
- Sale: è importante reintegrare il sale che si consuma durante il giorno. Il sale serve al nostro corpo per riequilibrare i liquidi, con il potassio favorisce la trasmissione degli impulsi elettrici nel cervello, è un ottimo battericida. Considerando il consumo di sale del nostro organismo durante la giornata (compreso il sudore) si dovrebbe reintegrare almeno 5/8 grammi di sale al giorno. La fonte principale è il mare (si fa evaporare l’acqua e il residuo rimane), si trova in abbondanza anche in alcune piante, erbe perenni e sangue animale.
- Sopravvivenza: i bisogni primari da soddisfare sono: aria, acqua, cibo, riparo e cura del corpo. Quando si riesce a soddisfare più o meno bene questi bisogni si può vivere, in condizioni anche avverse, in qualsiasi parte della terra..
- Sopravvivenza urbana: Siamo abituati ad avere pronto e preparato tutto quanto ci circonda nella vita di tutti i giorni e si perdono le manualità e le conoscenze basilari. Guardiamoci intorno e proviamo a ragionare come se improvvisamente mancasse elettricità o gas o carburante o telefoni e internet… Si può predisporre un piano “B” e abituarsi a tutta una serie di manualità e conoscenze di base che ci aiutino in queste emergenze.
- Stress: una forte pressione su di noi di un qualsiasi evento esterno, fa reagire negativamente il nostro cervello e il nostro fisico e si può creare una situazione di stress. Si può originare sopratutto da cambiamenti negativi improvvisi: lavoro (disoccupazione, incombenze superiori alle nostre capacità,…), famiglia (figli, rapporto coniugale, tradimenti,…), casa (incombenze difficili da superare, vicini, …), problemi personali (economici, sociali,…). I sintomi sono abbastanza evidenti: ansia, nervosismo, cattiva digestione, insonnia, scarsa concentrazione, dolori frequenti alla testa,… La cura migliore per lo stress è quella di rimuovere alla radice la causa che lo ha generato, più immediatamente si può parlarne con famigliari e amici per cercare una soluzione. Si deve mantenere un approccio positivo alle cose della vita e sopratutto non si deve cadere nelle trappole dell’abbandono che portano a droga, alcool e a cose ancora più gravi, fino al suicidio.
- Succhi gastrici: anche quando non si assume cibo da tempo, il corpo continua a produrre succhi gastrici e dato che non c’è più niente da digerire i succhi gastrici corrodono le pareti dello stomaco e l’acidità di stomaco causa ulcere ed emorragie gastrointestinali.
- Sudore: evitare di sudare per quanto possibile se l’acqua a disposizione è poca o nulla. Il sudore velocizza la disidratazione.
- Survivalismo: il survivalismo non si basa solo sulle nostre abilità, ma anche sul carattere, sugli atteggiamenti positivi, dimostrando gratitudine verso la terra. Solo allora si può sopravvivere in un rifugio auto-costruito, mangiando cibo procurato di origine vegetale o animale, davanti ad un fuoco acceso da noi, con la legna procurata e qualche espediente per accenderlo.
Survivalismo è anche: imparare a fare da soli senza aiuto tutto quello che nella vita è possibile fare. - Survivalisti e prepper, differenze: tra le principali differenze tra un survivalista e un prepper c’è il modo di affrontare i disastri naturali, collassi economici e catastrofi che renderanno impossibile il normale modo di vita di tutti i giorni. Ci sono però differenze importanti: i prepper pensano alle scorte che dureranno per mesi e non si faranno mancare niente, mentre i survivalisti non si preoccupano di questo e cercano di sopravvivere usando le loro abilità acquisite e le risorse disponibili nell’ambiente in cui si trovano. Confucio ha detto: se in riva al fiume vedi qualcuno che ha fame non regalargli un pesce… ma insegnagli a pescare.
- Taglio di un ramo o di una piccola pianta verde in generale: il taglio dovrebbe essere obliquo dall’alto in basso e il coltello non deve mai tagliare in orizzontale rispetto al ramo. Con la mano libera, si deve poi piegare un po’ la pianta da tagliare in modo che le fibre in prossimità del taglio sono più tese e quando la lama penetra, si allargano e gli permettono di entrare e tagliare più velocemente (questo vale ovviamente per qualsiasi attrezzo da taglio, coltello compreso).
- Temperatura ambiente e calorie: a temperature basse, il corpo può bruciare fino a 400 calorie/ora a causa dei brividi.
- Trappole per conigli selvatici: se nell’allestire una trappola a cappio si spera di catturare un coniglio selvatico, bisogna stare attenti a come si posiziona il cappio, perché i baffi del coniglio sono molto sensibili e hanno terminali nervosi. Se il coniglio percepirà il cappio non farà entrare la testa e si ritrarrà.
- Vermi: i vermi contengono molti nutrienti e possono fornire quantità di calcio pari al formaggio o al latte vaccino.
- Zanzariera: si rivela molto utile inserire in un kit di sopravvivenza un robusto tessuto zanzariera, preferibilmente in cotone o in polietilene di ottima qualità, di almeno 4×3 metri. Questo tessuto è utile per proteggersi dagli insetti, come rete da pesca, come rete di raccolta, per arieggiare un riparo, …