Accetta, scure, ascia

Accettascureascia, differenze e definizioni.

Si parte da una cosa facile: l’accetta è una scure compatta e più piccola. I nomi facilmente si confondono e risentono anche dei territori, ma la nomenclatura che segue secondo me è quella più giusta

La scure (o accetta grande) è un ferro da taglio pesante, dotata di manico e con lama parallela al manico. Sostanzialmente esistono due tipi di scure: la scure da taglio, con lama più sottile, più lunga e filo a volte anche concavo e la scure da spacco, con lama tozza convessa che in certi casi assomiglia al cuneo che si usa con la mazza per aprire i tronchi. Il manico, in legno o plastica, è fissato con vari sistemi sulla testa del ferro, dalla parte opposta della lama. Può essere infilato dentro un’asola apposita e reso più stabile dall’inserimento di un cuneo di ferro piantato nel legno, oppure può essere fuso o incollato con colle epossidiche direttamente nella testa dell’accetta. Il ferro ha un peso che si avvicina a 1,5 kg. con manico di circa 70/80 cm. e viene utilizzata con movimento verticale (dall’alto verso il basso) per lo spacco della legna. Viene utilizzata anche con movimento orizzontale per il taglio di alberi e tronchi. La scure può essere con un solo taglio oppure a doppio taglio, o ancora con il taglio e un puntale dal lato opposto per frantumare, come quella dei pompieri.

https://it.wikipedia.org/wiki/Scure

L’accetta, è in pratica una scure da taglio compatta ed è fatta come questa. Il manico è di circa 30/40 cm. e la testa di ferro pesa da 350 a 800 gr. , lo standard comunque è 500/800 gr.. Normalmente si usa con una sola mano e la tecnica è la stessa della scure: movimento verticale (dall’alto verso il basso) per lo spacco della legna, per la scortecciatura. L’accetta però tra tutti questi attrezzi da taglio è quella più adatta alle situazioni di sopravvivenza e ha uno scopo più tuttofare rispetto alla scure, quindi viene utilizzata anche con movimenti orizzontali, applicati al taglio dei rami o alla potatura, ma anche al taglio alla base di alberelli o cespugli. Alcune piccole scuri e accette sono definiti anche piccozzini. Il piccozzino come termine e come utilizzo è utilizzato in carpenteria e edilizia, sul lato opposto alla lama spesso ha un cuneo a martello oppure un levachiodi.

accetta mia da 800 gr. con testa in acciaio dolce al carbonio, di qualità medio/bassa e adatta per un utilizzo non intensivo.
accetta in acciaio, di produzione cinese, che ho acquistato intorno alla fine degli anni ’90

L’ascia, si utilizza per la lavorazione del legno, la testa è in ferro e ricorda vagamente una zappa, la lama è perpendicolare al manico. Il manico può essere più lungo per l’uso con due mani o più corto per l’utilizzo con una mano sola. Viene utilizzata per scortecciare o pulire tronchi e per tutti gli utilizzi sul legno che la forma della sua lama può suggerire. Sono famosi i maestri d’ascia per la lavorazione del legno nel settore navale o edile.

https://it.wikipedia.org/wiki/Ascia
Un’ascia arcaica con ghiera e cuneo a confronto con una più recente in cui il vincolo tra manico è lama è garantito da un occhio conico.
https://viduquestla.blogspot.com/2018/12/levoluzione-dellascia-nella-nostra.html

Esistono però anche altri tipi di attrezzi che fanno parte della stessa categoria:

Alabarda, arma diffusa nel medioevo, posizionata su un’asta come una lancia, arma multipla composta da una scure su un lato, da un puntale sull’altro e da una lancia superiore.

Tomahawk, accetta da battaglia utilizzata principalmente da nativi americani. Dalla parte opposta della piccola accetta ci poteva essere una specie di martello. Esistono anche produttori di accette che fabbricano oggi piccozzini per legno o da carpentieri, o strumenti edili, non molto diversi dal tomahawk.

Ci sono infine altri tipi di accetta: Labrys, scure a due lame di origini cretesi; biliong, accetta della Malaysia; tabar accetta a mezza luna dell’india…