Curarsi con erbe e piante: contusioni e distorsioni

Traumi, distorsioni e contusioni.

In luoghi ad accesso precario non è difficile cadere o fare movimenti bruschi e dannosi per la parte interessata. La conclusione in questi casi è che la parte interessata è dolorante, si gonfia e spesso si forma anche un ematoma.
Uno dei migliori rimedi in questi casi, è l’utilizzo di una pianta antinfiammatoria e antibiotica per eccellenza: l’arnica (attenzione, non ingerire).
Si utilizza principalmente la tintura che può essere ottenuta mettendo a macerare la pianta secca in alcol. In sopravvivenza però difficilmente si potrà disporre di alcool. L’importante è poter disporre della pianta essiccata da poter macerare in acqua bollente quando serve.
Deve essere applicata sulla pelle in assenza di ferite. Si può fare un decotto e lo si utilizza per inzuppare una pezza da porre sopra la contusione. La pelle non deve presentare ferite o escoriazioni. Vanno bene anche gli impacchi. L’utilizzo dell’arnica deve essere esclusivamente esterno. E’ una pianta velenosa per ingestione e può provocare paralisi e tachicardia.

Altre soluzioni sono:
aloe vera, che ha priprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.
artiglio del diavolo, che ha priprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.
iperico o erba di San Giovanni: per uso esterno è adatto come antisettico, antibiotico, antivirale.

Altri rimedi sono:
riposo assoluto
fasciare la parte contusa per tenerla ben ferma
fare se possibile impacchi di argilla, oppure di argilla, arnica e artiglio del diavolo.