
L’acciarino, chiamato anche ferro rod (bacchetta di ferro ) o ferro cerio è una lega artificiale di vari componenti. Questa lega è comunemente composta da ferro, cerio e lantanio e, può contenere anche neodimio, praseodimio, magnesio. Quando lo si sfrega contro un pezzo di acciaio al carbonio temprato, poroso o con uno spigolo vivo (che può grattare), produce una cascata di scintille che arrivano anche a 3.000 °C. L’acciarino è sicuramente il migliore strumento per accendere il fuoco, occupa pochissimo spazio e in un kit se ne possono mettere anche 2 o 3, non sono mai troppi ed è l’unica cosa che porto sempre volentieri in più. Ma non è facile utilizzarlo.

C’è chi preferisce muovere velocemente dall’alto verso il basso lo scraper (il pezzo di acciaio al carbonio con angolo vivo) sopra la barretta di ferro cerio; chi invece preferisce tenere fisso lo scraper vicino all’esca e, muovere sopra, la barra di ferro cerio dall’alto in basso. Secondo me entrambi i metodi sono validi, l’importante è non tenere la barretta in posizione verticale ma tenerla in posizione obliqua, in modo che le scintille che si formano vanno a finire sull’esca con più facilità. Cosa importantissima è tenere la punta della barra di ferro cerio più vicina possibile all’esca, se non addirittura appoggiata, perché quando si forma la cascata di scintille, queste devono percorrere meno spazio possibile per arrivare all’esca e non raffreddarsi lungo il tragitto. L’esca, naturalmente, è la cosa fondamentale e da curare meglio che si può, per accendere un fuoco con l’acciarino. Se non si crea una buona esca il fuoco non si accende!

Si trovano in commercio molti tipi di esche, più o meno valide, ma, preparare una buona esca e tenerla insieme all’acciarino (possibilmente in una bustina impermeabile) non è assolutamente difficile. Il pino per esempio fornisce già da solo esca di prima qualità e facilmente incendiabile (che poi è la caratteristica fondamentale di ogni esca). Si devono cercare pini secchi, meglio se caduti. Segando alla base e con una lunghezza di 15/20 cm. un ramo di circa 5/8 cm. di spessore, spezzato e secco, si nota subito che il legno interno è di colore giallo scuro (sembra miele). Si può sezionare il tronchetto in tanti piccoli bastoncini (fatwood). Da questi bastoncini si ottengono trucioli e segatura altamente infiammabili. Anche la resina di pino che è fuoriuscita dalla corteccia del tronco, può diventare un’eccellente esca. Altre esche utili si ottengono con batuffoli di cotone o corda di canapa, bagnati con olio di vasellina, si può preparare preventivamente il “cotone carbonizzato”, meglio noto con il nome di char cloth (parlerò del char cloth in un apposito articolo)… e inoltre basta avere fantasia e sperimentare.
È sempre meglio portare un pochina di esca pronta insieme all’acciarino. Le condizioni ambientali potrebbero non farla procurare agevolmente sul posto.
Per finire: qual’è il miglior striker per generare scintille nella barra di ferro cerio? Sicuramente la parte superiore dello strumento sega per legno del coltellino multiuso Victorinox. E’ veramente eccezionale!