INNESCHI PER FUOCO
Qualsiasi metodo si decida di mettere in pratica per l’accensione del fuoco (accendino escluso) bisognerebbe esercitarsi un minimo per prendere confidenza con i materiali e con le tecniche. I primi tentativi magari non saranno gratificanti, ma con la pratica e l’esperienza saremo in grado di accendere sempre il nostro fuoco. Buone escursioni!
A secondo della stagione è importante avere sempre dietro uno o più tipi di esca per il fuoco, da conservare in contenitori che ne garantiscano l’integrità preservandoli dall’umidità.
Ci sono due tipi di esche: naturali e artificiali.
Le esche naturali garantiranno l’accensione del fuoco grazie al fatto di essere secche; d’inverno con l’umidità le esche artificiali, se conservate con la dovuta cura, garantiranno l’accensione del fuoco.
NATURALI
• trucioli di legna secca
• foglie secche
• sterco bovino o equino molto secco (per la possibile presenza di tetano, in particolar modo nello sterco equino, si consiglia di usare dei guanti o verificare di non avere dei tagli sulle mani)
• corteccia di betulla (la pellicina bianca)
• alcune tipologie di funghi come ad esempio il fungo Fomes fomentarius o il Boletus Tynarius
• i filamenti ricavati dalla pannocchia della pianta palustre nota come coda di gatto o Typha
• la peluria secca di certi fiori come i cardi Specie di Carduus
• il midollo di piante come il sambuco
• meda (legno di pino, molto resinoso, che si trova nella parte subito sopra la radice)
• paglia secca (anche se è più efficace come esca secondaria, ovvero da utilizzare per alimentare la prima fiamma)
• foglie secche di canna comune, sfregate fra le mani per renderle più lanuginose
• corteccia di palma essiccata e sfregata tra le mani (di difficile accensione)
• corteccia di alberi morti sfregata tra le mani (tutte quelle cortecce fibrose e non rugose)
• parte secca del finocchio selvatico che si trova alla base della pianta (nei mesi estivi)
• fiori secchi di oleandro: (quando è verde, la pianta è velenosa) in primavera, seccando, presentano una notevole peluria che unita ad un nido di paglia secca aiuta l’accensione con acciarino.
ARTIFICIALI
• cotone imbevuto di olio di vasellina (sfilacciandolo, nel momento del bisogno). Il cotone brucia molto velocemente, mentre se imbevuto di olio di vasellina avrà una combustione più lenta e uniforme fino ad esaurimento dell’olio. In pratica si avrà un effetto tipo stoppino da lampada ad olio. Inoltre, per accendere questo tipo di esca basta una scintilla.
• char cloth (cotone carbonizzato).
• magnesio, alcuni acciarini (firesteel) sono realizzati in modo tale da avere una specie di
saponetta rettangolare da cui grattare una piccola quantità di magnesio da incendiare con
le scintille dell’acciarino stesso.
• Nidi di cartone (es. uova) riempiti con tessuto o legno o trucioli e poi imbevuti con la cera
liquida
• Dischetti struccanti imbevuti con la cera liquida
Alcune esche possono essere accese anche con l’acciarino ma la fiamma viva è sempre la soluzione più veloce e più efficace.
dispensa pubblicata sul sito di
https://abruzzo.agesci.it/