Come prepararsi per accendere un fuoco
Quando si hanno a disposizione poche risorse, è bene fare le cose al meglio per risparmiare attrezzature e materiali.
Voglio suggerire come disporre la legna nel luogo di accensione del fuoco, in modo che aria, vento e metodi di accensione, risultino abbastanza efficaci nel momento in cui si produce la prima fiamma e il fuoco può prendere fin da subito la giusta consistenza.
In una situazione di sopravvivenza, si accende il fuoco perché si pensa di avere una ben precisa necessità: calore per il corpo, luce per illuminare, cottura del cibo e bollitura dell’acqua, …
I manuali e altre fonti di informazioni concordano che ci sono alcuni modi di disporre la legna più efficaci di altri. Sono d’accordo con quello che indicherò a seguire, anche se sinceramente, alcuni metodi non li ho mai provati, ma mi sembrano validi almeno in teoria.
I disegni sotto aiutano a capire cosa intendo.
Il metodo che principalmente utilizzo per far partire bene un fuoco dopo che ho prodotto la prima fiamma è quello che da tutti viene definito come fuoco a forma di tepee (tenda indiana). In pratica si tratta di disporre l’esca al centro, preferibilmente dopo che ha già preso fuoco e, mettere la legna (cominciare sottovento), inizialmente fina e secca disposta in cerchio, appoggiata sul lato superiore, come se fosse una capanna indiana. In questo modo la fiamma interna ha sufficiente aria per prendere vigore e la legna intorno brucia bene e rapidamente. Man mano che la struttura della legna disposta a capanna brucia e cade all’interno, dispongo altra legna intorno, questa volta di spessore maggiore, continuando così. Per cuocere solitamente metto due pietre ravvicinate sopra la brace che mi servono per appoggiarci un pentolino con cibo o acqua. se riesco a fare un treppiedi sopra il focolare, il pentolino lo appendo sopra la fiamma e se devo cuocere carne o pezzi di verdure più grandi, le infilo con un bastone che poi pianto per terra diagoalmente verso la brace e vicino al fuoco. Il calore provvede a cuocere bene e velocemente. Infine è molto facile, in corso d’opera, trasformare questo focolare in un focolare con due tronchi laterali più o meno lunghi.
Un altro focolare può essere quello in cui si mette intorno all’esca la legna (prima fina poi sempre più grossa) secondo il metodo cosiddetto a capanna, sovrapponendo i legni con metodo incrociato. Il flusso d’aria potente che si crea con questo sistema, fa si che sul bracere ci sia sempre una fiamma viva e grande. Il focolare a piramide è molto simile e praticamente ha la stessa funzione.
Il focolare a stella, molto usato da alcune tribu di nativi americani può essere definito un focolare a consumo di legna variabile. Infatti, facendo il fuoco nel centro della stella (i legni vanno disposti a raggiera piani sul terreno), allontanando o avvicinando la legna questa si brucia più o meno rapidamente, mantenendo il fuoco al minimo indispensabile quando non serve e ravvivandolo nel momento della necessità. Si può posizionare un treppiede sopra il bracere per cuocere in un pentolino.
Il focolare tra due tronchi più grandi è utile per allungare in sicurezza il fronte del fuoco (quanto la lunghezza stessa dei tronchi), ci si può cuocere bene sopra e i tronchi, che si consumano lentamente e lo mantengono per un tempo prolungato.
Gli altri focolari sono caratterizzati dal fatto di trovarsi dentro una buca scavata nel terreno.
Il focolare a forma del buco della serratura ha in pratica la stessa funzionalità del fuoco lungo tra due tronchi.
Il focolare a T come quello a buco della serratura serve quando è necessaria una buona quantità di brace per una determinata lunghezza. E’ adatto per esempio come fuoco di segnalazione.
Una variante del focolare a T e cioè fare soltanto una buca lunga, potrebbe avere una certa utilità davanti all’entrata del rifugio per protezione da animali.
Il focolare dakota è molto famoso perchè si trova in quasi tutti i manuali ed effettivamente ha molte utilità. E’ sotterraneo e questo significa che può essere acceso in presenza di un vento forte o pessime condizioni climatiche. Si tratta di scavare una buca nel terreno a forma di “U” con due fori che si aprono all’esterno. in un canale verticale ci si dispone la legna e ci si accende il fuoco, che prende aria dall’altro canale. E’ molto pratico per cucinare e riscaldarsi, fa poco fumo ed è facilmente riparabile dalle avverse condizioni metereologiche.
Per finire, volendo fare una ricerca nell’internet, conviene utilizzare i termini inglesi, perchè forniscono molti più risultati:
- fuoco a forma di tepee (tenda indiana): tepee fire lay
- fuoco a capanna e simile focolare a piramide: log cabin, the pyramid fire lay
- fuoco a stella: star fire lay
- fuoco lungo tra due tronchi: parallel/long fire lay
- fuoco a forma di buco della serratura: keyhole fire
- fuoco a T: survival T fire
- fuoco dakota: dakota fire hole
