Orientamento senza strumenti o carte

Orientarsi: rivolgersi verso est, oriente.

Quando ci si perde in un bosco o in una zona isolata, a meno di non caderci dall’alto, all’origine c’è sempre un errore organizzativo dovuto ad una scarsa conoscenza dei metodi di orientamento e di organizzazione e all’aver preso troppo alla leggera lo spostamento in zone difficili e sconosciute. Se solo si lasciassero alcuni segni al passaggio o se si osservassero bene punti che attraggono l’attenzione, sarebbe più facile ritrovare la strada del ritorno. Imparare le basi dell’orientamento, senza l’aiuto di strumenti come la bussola, il GPS o carte, diventa un’abilità essenziale che può salvare la vita. Può succedere però che ci si perda e non si sappia più come fare per ritrovare il punto iniziale o comunque un punto noto.
Nel momento in cui si capisce che ci siamo persi, si devono attuare tutta una serie di procedure di seguito descritte: fermarsi immediatamente e non continuare a girovagare inutilmente e senza senso solo perché presi dalla paura e dal panico. Trovare un posto comodo dove fermarsi, calmarsi, riposarsi e poi iniziare a riflettere su alcuni punti fondamentali: da dove sono venuto? quando ho iniziato il percorso verso quale punto cardinale mi sono diretto rispetto al punto iniziale? ho fatto un tragitto lineare oppure no? Per tragitto lineare si intende un tragitto cosciente, deviazioni e percorsi circolari o tortuosi fatti senza rendersi conto non si possono ovviamente valutare.
Nei territori a nord dell’equatore il sole sorge ad est, percorre da est ad ovest un arco che coincide con il sud nella massima altezza (il mezzogiorno) e poi tramonta ad ovest. Se non ci si trova in boschi o vegetazioni fitte che non permettono di vedere il sole o se il cielo non è troppo nuvoloso, la prima cosa da fare è individuare i 4 punti cardinali con l’aiuto del sole di giorno e con l’aiuto delle stelle di notte.

Alcuni appunti da un mio quaderno

il disegno che avevo fatto qualche anno fa, mostra la posizione della stella polare rispetto alle costellazioni più grandi e più facilmente individuabili. Nella stagione estiva l’Orsa Maggiore è abbastanza bassa nel cielo e in alcuni casi è più difficile individuarla. Anche le stelle, come il sole, sorgono ad est e tramontano ad ovest. La luna, se sorge prima del tramonto ha il lato illuminato verso ovest, se sorge dopo la mezzanotte è il contrario, il lato illuminato è ad est.

Non si dovrebbe però camminare al buio, anzi è fortemente consigliato di fermarsi, improvvisare un riparo e prepararsi per la notte. Una volta individuata la stella polare si dovrebbe creare una mappa, anche mentale, da utilizzare quando fa giorno. Nei territori a sud dell’equatore i poli si invertono e il nord è rappresentato dal sole alto nel cielo a mezzogiorno, che sorge ad ovest e tramonta ad est. Di notte si prende come riferimento la costellazione chiamata Croce del sud.

Immagini prese dal manuale: Tecniche di sopravvivenza di Brian Hildreth

Se non si riescono a vedere il sole e le stelle, si può osservare il bosco al suo interno per individuare tracce di orientamento. Per esempio il muschio si forma prevalentemente sul lato nord o nord-est degli alberi. Le ragnatele vengono costruite verso la maggiore luce, cioè a sud. Nelle piante, quando sono rotte e si possono vedere gli anelli, più stretti e più corti nella parte di tronco rivolto verso nord. Il fogliame degli alberi generalmente è più rigoglioso verso sud. Se ci sono pietre con il muschio attaccato, questo indica quasi sempre il nord, verso nord si trova terreno e fogliame più umido e verso sud le pietre e il sottobosco più asciutti e puliti.

Se si riesce a capire la planimetria del punto di partenza rispetto al punto in cui ci siamo persi, considerare anche che: i fiumi e i corsi d’acqua scorrono in discesa e prima o poi portano verso luoghi abitati e verso il mare. A volte non è semplice seguire un fiume ma questo può essere seguito anche a distanza e non necessariamente si deve stargli accanto. Per salire di quota il percorso deve presentare boschi che sono disposti su pendii e pareti ripide. Mi è successo a volte che sebbene conoscessi la direzione da seguire davanti a me, non potevo seguirla per via di un sottobosco impenetrabile o altri ostacoli difficili da superare. quando si deve andare a destra o sinistra e poi a zig zag ritornare nella giusta direzione, si deve prestare molta attenzione a come ci si muove e valutare tutti gli spostamenti nei minimi particolari segnando con scrupolo il percorso, in modo da capire se ci si trova alla fine sulla giusta direzione iniziale che è stata aggirata.
La Luna:
La luna crescente prima del tramonto: ha il lato luminoso verso ovest. La luna a metà nottata: ha il lato luminoso verso est. La luna piena: a sud a metà nottata, a nord a metà giornata. La luna nuova: a nord a metà nottata, a sud a metà giornata. Quando si conoscono le tecniche di orientamento sopra descritte, sin dall’inizio del percorso ci si organizza in modo da ritrovare la strada, ovviamente sarà tutto più semplice. Non si cammina solo con la testa bassa e con lo sguardo a 4-5 metri dai piedi, si alza frequentemente la testa e si osserva il paesaggio e la sua conformazione, si individuano i punti di riferimento che in qualche modo sono ben visibili e facili da ritrovare e ci si muove per settori, verso punti noti e certi. Si lasciano dietro di noi dei segni evidenti che aiutano a ritrovare il percorso al ritorno.