Pigmei Baka

Il nome Pigmei è probabilmente di origine greca e indicava popoli di bassa statura della zona egiziana o indiana che erano in guerra con alcune specie di uccelli che distruggevano i loro raccolti. Questo popolo si divide in sottogrupi indipendenti gli uni dagli altri: i Twa, gli Aka, i Baka, i Bambuti.

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Baka_Drf_Dja.JPG?uselang=it

Dai Baka ho imparato a costruire i ripari, veramente veloci e ben fatti, anche se non sono d’accordo con il modo di gestire il fumo prodotto dal fuoco che fanno internamente. Non ho imparato direttamente da loro perché non ci sono mai stato in contatto. Verso la fine degli anni ’70 del secolo scorso, quando per tre anni sono andato all’università (poi abbandonata), frequentavo le biblioteche di pubblico accesso e mi documentavo sul survivalismo di popoli indigeni o nativi, sopratutto americani e africani.
I Baka sono un popolo di raccoglitori e cacciatori e vivono nelle foreste dell’Africa centrale, vicino all’equatore, negli stati del Congo, del Gabon, del Camerun, …
Le foreste citate sopra appartenevano a questo popolo, che ci vivevano in completa autonomia vivendo delle risorse del territorio, seguendo il ritmo delle stagioni. Oggi le cose, come da tante parti della terra sono cambiate e, alcuni uomini di potere, stanno trasformando le abitudini e il territorio dei popoli nativi. La sopravvivenza di queste comunità e la salvaguardia delle loro tradizioni è messa in pericolo dalla deforestazione e dalla difficoltà che hanno nell’integrarsi con gli stili di vita africani di oggi. I baka, nomadi, cacciatori, raccoglitori, che si accontentano del poco che il loro ambiente può offrire, non saprebbero vivere in modo diverso da come hanno sempre fatto. La foresta pluviale intorno al fiume Dja (chiamato anche Ngoko, è lungo circa 720 km), conosciuta come riserva faunistica di Dja, è stata iscritta nei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco ed è praticamente incontaminata.
Gli uomini Baka conscono benissimo l’ambiente che li circonda, dalle piante ricavano medicinali, cibo e veleno per le frecce che utilizzano nella caccia. Le donne si dedicano alla pesca e al mantenimento dei villaggi, costruendo nuovi rifugi se necessari. Praticano (sopratutto per necessità) scambi di prodotti con i popoli vicini.
Come già scritto sono nomadi, e riuniti in piccoli gruppi di famiglie, si spostano da un punto all’altro della foresta, naturalmente per esigenze di sopravvivenza.
I loro accampamenti sono costituiti da capanne circolari (che apprezzo moltissimo), costruite con rami o alberelli conficcati nel terreno ed intrecciati insieme in modo fa formare una semi-sfera. La copertura viene fatta con larghe e grandi foglie reperibili facilmente in quella foresta.
La famiglia è la base della loro organizzazione. Famiglia in senso stretto, quasi in senso patriarcale, che si allarga poi ai parenti stretti.

Per approfondire l’argomento sui pigmeni Baka:

https://www.pygmies.org/pigmei

https://uccellisgiornalino.wixsite.com/website/post/i-pigmei-baka-una-civilt%C3%A0-ferma-nel-tempo-presentazione