Scorte alimentari di emergenza e gestione delle provviste

Molti Governi attraverso i loro organi preposti, consigliano di organizzare una scorta alimentare, da tenere presso la propria abitazione, in caso di… . Anche l’Unione europea chiederà alle famiglie dei Paesi membri di organizzare scorte di emergenza per andare avanti almeno 72 ore senza aiuti esterni in caso di crisi. Una scorta alimentare (riserva alimentare) per far fronte alle emergenze deve innanzi tutto essere utile, con cibi normali, che si possono consumare tranquillamente durante i pasti di tutti i giorni. Questo anche perché le scorte vanno rinnovate secondo scadenze indicate e sicure, senza pericoli di far avariare i cibi. In una situazione di vita normale, quando si consumano i cibi delle riserve, per necessità o per rinnovo, si deve subito reintegrare quanto prelevato. Il luogo di conservazione, all’interno della propria abitazione, deve essere il più possibile fresco, asciutto e buio (ognuno si arrangerà con quello che ha a disposizione) . Un adulto necessita di un apporto assortito di carboidrati, proteine, grassi. I nutrienti da tenere in considerazione sono: cereali, zuccheri, grassi, proteine animali e vegetali, vitamine, minerali.

Nel programmare una riserva alimentare di emergenza, si devono tenere in considerazione alcuni punti fondamentali:

  • ci si potrebbe trovare in assenza di luce e gas e con poca acqua a disposizione
  • le scorte devono essere quindi utilizzabili anche se non ci fosse elettricità e gas
  • è superfluo dire che in caso di emergenza e in assenza di elettricità si consuma prima il cibo del frigo e del freezer che si ha a disposizione e si utilizza tutti i giorni
  • gli alimenti scatolati e a lunga conservazione sono la fonte ideale di approvvigionamento
  • considerare un fabbisogno a persona moltiplicato per il numero dei componenti il nucleo familiare, per gli eventuali animali domestici, predisporre una scorta personalizzata di alimenti secchi completi come le crocchette.
  • E’ vero che l’organismo ha necessità giornaliera di un determinato numero di calorie e di una adeguata quantità d’acqua, in una situazione di emergenza però, con i dovuti accorgimenti le quantità necessarie possono essere ridotte (tecnica del razionamento), anche in modo consistente.
  • si deve prevedere un periodo di tempo ragionevole (esempio: una settimana/dieci giorni), perché se una situazione di emergenza si protraesse per un lungo periodo… i problemi da risolvere sarebbero sicuramente più grandi
  • nelle scorte alimentari non devono mancare i liquidi (acqua, succhi, integratori liquidi, …) e pastiglie o prodotti per depurare l’acqua.
  • L’acqua deve essere calcolata almeno 4 litri al giorno per persona. Se si decide di stoccare le bottiglie di acqua minerale naturale (non gassata) normalmente in vendita, calcolare almeno 24 bottiglie da 2 litri per persona (4 confezioni 6x4x2lt.). Se il contenitore delle bottiglie è in plastica (PET), le scorte di acqua devono essere rinnovate ogni 12/18 mesi

Si possono elencare (per dare un’idea) varie tipologie di prodotti adatti ad essere stoccati e facilmente reperibili in negozi, supermercati e discount, che non necessitano di frigorifero, di congelatore o di cottura e possono essere conservate a temperatura ambiente in luoghi areati:

  • si trova in commercio, anche se non facilmente, il cosiddetto cibo di emergenza compatto, fornito sottovuoto in barrette pressate compatte, completo di tutti i nutrienti essenziali. Le marche più famose sono NRG-5, Seven Ocean, BP ER… ha un periodo di stoccaggio lunghissimo, anche di 10 anni
  • qualche prodotto da forno dolce e salato a lunga conservazione (grissini, crackers, fette biscottate, biscotti secchi salati e dolci, taralli, …), gallette di riso e di cereali, cereali tipo quelli per colazione, perché si possono consumare sia bagnati che secchi.
  • in scatola, a lunga conservazione si trovano facilmente carni in gelatina e pressate, trippa, pesce vario, tonno soprattutto al naturale, sgombro, sardine, carne secca, pemmican autoprodotto…
  • zuppe di verdure e/o cereali, anche contenenti pasta, in scatola o barattolo, brodo di verdure e di carne utilissimo anche come assunzione di liquidi, pasta e fagioli in scatola, polenta pronta a lunga conservazione, condimenti (pochi) come olio, aceto, sale fino e grosso (scorta più abbondante degli altri condimenti, 3/5 kg.) , insaporitori, spezie
  • frutta, verdure e legumi in barattolo o cartone, fagiolini, zucchine, asparagi, crauti, piselli, funghi, olive, pomodori pelati e salsa di pomodoro, ceci, fagioli, lenticchie, mais, carote … questi prodotti si trovano conservati a bagno acqua di cottura, utilissima per assumere liquidi in caso di necessità
  • con moderazione (il liquido in cui si trovano non ha nessuna seconda utilità se non il riutilizzo per lo stesso scopo) , verdure e alimenti in agrodolce, sotto aceto, sottolio, sughi e salse
  • zucchero, marmellate, gelatine e confetture varie di frutta o verdura (marmellata di pomodori o zucchine o …), purea di frutta, mousse o polpa di frutta in vaschette sigillate, miele, crema di cioccolata e di nocciole, crema di arachidi, latte condensato in tubetto o in polvere ma anche latte a lunga conservazione (preferisco il latte intero), uova disidratate in polvere, frutta sciroppata, macedonie, frutta secca edisidratata. Infine tutte quelle barrette alimentari ed energetiche che si utilizzano soprattutto in ambienti sportivi, compresi gli sport estremi. Caffè, te e altri prodotti solubili in caso si riuscisse a scaldare l’acqua.
  • non inserisco nelle scorte alimentari tutti quei prodotti che necessitano di cottura per essere consumati.

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