Esistono molti tipi di seghe per legno e più avanti in questo articolo ne darò dettaglio. Sicuramente in una situazione di sopravvivenza le seghe da taglio più utili sono le seghe con telaio ad arco in metallo e lama intercambiabile. Possiede lame con grossi denti e con capacità di tagliare in entrambi i sensi ( a spingere e a tirare) ed è preferita da chi lavora nei boschi. Le lame per legno per le seghe ad arco si differenziano sostanzialmente per due tipi di dentatura: dentatura dritta per tagliare legno vecchio e secco e dentatura a castello per legno verde e umido. La distanza fra i denti e alcune piegature degli stessi, fanno si che ci sia una gestione ottimale nell’espulsione della segatura prodotta durante il taglio.

Tempo fa ho trovato sul sito: https://g-man.se/en/tooth-shapes-bow-saw-blades una buona classificazione di lame per seghe ad arco per legno. La dentatura diritta è consigliata per il legno stagionato, mentre la dentatura a castello è una scelta migliore per il legno fresco. La lunghezza della sega deve essere adattata alla dimensione dei denti, il che significa che una sega più lunga può avere denti più grandi e una sega più corta può avere denti più piccoli. Normalmente le lame sono lunghe 53 cm. ma possono essere anche di 30, 38, 60, 62, 70, 75 cm. … . La dentatura della sega a mano si misura in numero di denti/pollice e varia da 3,5 fino a 13 denti per pollice. Per semplificare, si potrebbe dire che da 3,5 a 5 denti per pollice sono adatti per il taglio grossolano, 6-8 denti per pollice per il taglio a tutto tondo 9-11 denti per la carpenteria fine 12 denti e più sono adatti per la carpenteria molto fine. Meno denti danno un taglio più veloce ma un taglio più grossolano e di conseguenza più denti riducono la capacità di taglio ma danno un taglio più fine. La foto seguente rispecchia questa classificazione:

G5H: extra fine a denti dritti per potatura e legno stagionato
G10H: fine a denti dritti per potatura e legname stagionato
G40H: dente diritti grossi per legno stagionato
G30SH: dentatura a castello fine per legno fresco/verde
G30BH: dentatura a castello grossa per legno fresco/verde
G5021: lama per sega per carne
G6524: lama per sega per metallo dentatura extra fine 32 denti/inch per il taglio di metallo sottile e tenero

Sega pieghevole per potatura

Rappresenta un’ottima tipologia di seghe per legno / potatura adatta ad essere inserita in un kit di sopravvivenza. E’ pratica perché è pieghevole e la lama quando chiusa è ripiegata sul manico. Ha una buona capacità di taglio anche se il taglio avviene solo in un senso, a tirare. La lama normalmente è lunga 18 o 21 cm. ma la lunghezza è variabile. Esistono, per alcune marche, anche seghe pieghevoli con lame da 35 o 50 cm.

La parte successiva dell’articolo è tratta dal sito https://meccanicatecnica.altervista.org/tipi-di-seghe-e-seghetti/

Conoscere gli attrezzi per il taglio a mano, permette di individuare quello più adatto alle specifiche esigenze per ottenere un buon risultato senza perdere tempo e senza incorrere in possibili incidenti; a condizione che si disponga degli attrezzi appropriati alle diverse lavorazioni. La precisione del taglio dipende, infatti, dalla bontà della sega o meglio della lama oltre che dall’abilità dell’operatore. Maggiore è il numero dei denti che possiede la lama, tanto più preciso sarà il taglio, a patto che le lame della sega siano abbastanza affilate e correttamente stradate. Solo in questo modo la lama scorrerà liberamente nella fessura creata dal taglio. Oltre che affilati i denti della sega devono essere stradati, ossia inclinati alternativamente uno a destra e uno a sinistra, lasciando tra i due un dente dritto. Le seghe per legno manuali restano insostituibili per la quasi totalità dei lavori. Escludendo le seghe ad arco già trattate, le altre seghe per il legno si possono suddividere nelle seguenti categorie:

Il segaccio o saracco: è la più utilizzata per i lavori di falegnameria, presenta una lama a forma di trapezoidale con una lunghezza da 40 a 60 cm ed uno spessore di circa 2mm, alla cui estremità si trova l’impugnatura, con una dentatura più o meno grande a secondo dell’uso a cui è destinato. Denti sottili per lavori di maggiore precisione o denti abbastanza lunghi e ben stradati per tagli più consistenti. Il segaccio è pertanto indicato non solo per piccoli tagli, ma anche per tagli di una certa consistenza, purché non curvi. È un attrezzo molto versatile, i tagli obliqui (30°, 45° , 90°) si eseguono con l’ausilio di apposite guide di metallo o plastica.

La sega a dorso: è caratterizzata da una lama solitamente rettangolare con uno spessore molto sottile e con seghettatura molto piccola. È detta a dorso in quanto sul lato opposto alla seghettatura, ossia sul dorso, è stato fissato un rinforzo metallico a “U” che la rende rigida e impedisce che si pieghi. E’ utilizzata per eseguire dei tagli precisi e soprattutto per la realizzazione d’incastri (listelli, cornici, ecc). Risulta particolarmente indicata per tagli obliqui, soprattutto di listelli e tavole di dimensioni contenute, da eseguire con apposite dime (cassette in plastica o metalliche munite di feritoie che fanno da guida alla lama, cassette in cui alloggiare il pezzo da segare).

Sega a telaio: è caratterizzata da una lama lunga e sottile con un’altezza di pochi centimetri, fissata su di un telaio di legno che la mantiene tesa con una corda o una barra filettata posizionata simmetricamente e parallela alla lama. Più precisamente, il telaio è formato da due aste verticali ed una orizzontale in modo da formare una “H”. Le due barre della “H” ad una estremità sono collegate con una lama , mentre al lato opposto troviamo un meccanismo di tensione, un tempo si usava una corda di canapa, oggi di norma una barra filettata. La sega a telaio ha una portata universale, si presta per svariate lavorazioni, sia che prevedano tagli lungovena, nel quel caso è necessaria una lama con denti aggressivi e grossolani, che tagli traverso vena, in quel caso è consigliabile una lama con denti più sottili. Lame diverse per larghezza e dentatura, facilmente sostituibili, assicurano una molteplicità di utilizzi, tagli netti e sottili anche su pezzi abbastanza grandi. È una sega utilizzata per eseguire dei tagli curvilinei e che lavora “di punta” quando la si spinge in avanti.

Sega a gattuccio o foretto: è una sega manuale simile al segaccio, con una lama sempre a forma triangolare, ma molto più sottile fissata a un manico. È indicata sia per tagli dritti che per quelli leggermente curvilinei, avendo l’accortezza di usare rispettivamente la parte più larga, prossima all’impugnatura, per i tagli dritti e la parte più stretta man mano che si passa ai tagli arcuati.

Sega Giapponese: ha una lama sottile fissata su di un manico dritto, lavora a tiro (i denti incidono il legno quando la lama è tirata e non spinta), ne esistono di diversi modelli in base al tipo di taglio che si deve effettuare, quando la si utilizza si deve prestare particolare attenzione a non piegarne la lama. Questa sega garantisce una migliore precisione e finitura del taglio.

Sega a filo: la lama a filo è fatta da fili avvolti a spirale in acciaio intrecciato su se stesso di una lunghezza di 60cm con due anelli all’estremità che costituiscono l’impugnatura dell’attrezzo. E ideale da usare a mano o adattare ad un archetto per simulare un vero e proprio seghetto. Viene usato su piccoli tronchi o rami.

Pocket chainsaw: è solitamente costituita da una catena lunga 65 cm dentata ad alta resistenza composta da 124 denti bidirezionali in acciaio trattato termicamente con all’estremità due manici (anelli o cinghie). Può essere usata per tagliare rami, legno, plastica, metallo morbido. Può essere messa in tasca, di piccole dimensioni e multifunzione.