Il tendine presso i nativi americani è usato come filo per cucire oppure come corda per confezionare armi (fissaggio delle punte, delle alette delle frecce e per fare le corde all’arco). Il tendine veniva ricavato da cervi, bufali, alci. Può essere considerato come il tessuto fibroso che collega il muscolo all’osso. I tendini della parte inferiore delle gambe sono probabilmente i più utili e i più semplici da estrarre. Devono essere tagliati, raschiati della eventuale carne che è rimasta attaccata, separati in strisce ed essiccati in modo che possano perdere tutta l’acqua. sono pronti quando sono duri e secchi. E’ importante osservare che presso i nativi americani, le parti di animali utilizzate oltre al tendine come ossa, piume, ecc. provengono da animali che non sono considerati in via di estinzione.
Esiste anche il tendine artificiale, confezionato in rotoli e si può utilizzare esattamente come si usa il tendine naturale.
Sul sito:
https://www.outdoorlife.com/story/survival/how-to-process-and-use-animal-sinew/
si trova un articolo che parla del tendine in modo approfondito. Il survivalista Richard Lonewolf (nativo americano) consiglia di inserire in un kit di sopravvivenza un rotolo di tendine artificiale utile in moltissime situazioni di emergenza. Purtroppo non è facile trovare il tendine artificiale di buona qualità. Ho provato ad acquistarlo via internet in Italia, ma purtroppo quello acquistato da me era assolutamente inadeguato (scarsa qualità) per un utilizzo in situazioni di emergenza. Ho trovato un buon sostituto del tendine artificiale nella rafia sintetica che descrivo nell’articolo
https://www.sopravvivere.org/corde-e-materiali-per-legare-cordage/